domenica 9 novembre 2008

Comfortably Numb










Piccoli suoni
arpeggi che toccano in fondo
sollecitando i nervi, la corteccia,
qualche cosa che là dietro si risveglia.

Un terzo occhio
prende a scrutare intorno
confonde i bordi col di dentro
allarga i limiti nel percepire.

Il cuore è preso al laccio
in un ritmo che fa il giro
in cerchi che si stringono
e ognuno ha attaccato un pensiero.

Lampi nel buio
sono già apparsi all’orizzonte
e prima che parta la tempesta
un attimo inafferrabile
con l’anima già alla deriva
è l’ultima scialuppa
prima del naufragio

Tuona
e il primo fendente inferto
levando la pelle
stacca di netto il corpo,
lo precipita in un grido
di silenzio lacerante, affiorano
tutte le nubi chiamate a raccolta:
la solitudine, l’angoscia,
il dolore, l’oscura rabbia, la tristezza,
le spine che ormai sono confitte.

Lo spirito a ogni colpo viene stracciato
lanciato a brandelli
rimane solo la parte
che può volare.

Diavolo! Che fine ha fatto David Gilmour?

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