lunedì 4 gennaio 2010

SUI MEZZI

Facile cosi'. Senza impegno ti svegli quando vuoi, carichi lo zaino in spalla e allegramente ti sposti alla stazione degli autobus. E' un via vai continuo di mostri gommati che sputano gas neri con voci stridule. Dove andiamo? Salta su su questo, no su quello... e via. Che piacere spostarsi da un posto all'altro. Immagini che lasci per sogni da rincorrere. Per arricchire il bagaglio della vita.
Ma non ne posso piu' di vedere nuche. E in bus e' cosi' va si va. In fila uno dietro l'altro. Mi sembra di stare allo sportello della posta, mai un viso. Solo coppe.
Capelli lunghi, capelli corti, calvizie, lunghe treccie e chignon.
Da domani voglio visi. Occhi di fronte a me.
Da domani si va in treno.

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