
Stamattina arrivo lungo. Salendo dallo scivolo spingo sul gas e, sul lato col traffico, un muro ostruisce la vista.
L'auto che arriva la sfioro. Successo niente...
Ma quella si ferma.
Immobile in mezzo alla strada. Non si muove.
Passano alcuni lunghi istanti.
Aspetta che mi immetta.
Piano, arrivo dietro.
Dallo specchietto centrale due occhi minacciosi, accompagnati da gesti che intuisco, mi spediscono il giusto rimprovero.
Non si può perdere un'occasione
per dimostrare il carattere
per scaricare la frustrazione
che qua non si perdona.
Mai.
Che se non fai capire di che pasta sei fatto, perdio!, ti mettono i piedi in testa.
Incasso e penso che da domani andrò in bicicletta.
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