mercoledì 12 marzo 2008

Mia Nonna


Succederà così.
Che un giorno i miei figli arriveranno: uno un braccio e uno l’altro, mi alzeranno e mi porteranno all’ospizio. Immaginati.
Prova a metterti nei miei panni.
Dopo ottant’anni, solo.
Dopo ottant’anni ti prendono e ti sbattono fuori di casa.
Dopo ottant’anni solo estranei intorno.
E il peggio è che hanno ragione.
Perché sono rincoglionito e non distinguo più il giorno dalla notte.
Non so se è inverno o primavera. Fisso le cose ma non vedo niente.
Vecchio, sono vecchio, vecchio il mio corpo che non risponde più, vecchio il cervello tornato a fare cose elementari, da neonato: mangiare, bere, cagare.
Merda!
Sarebbe stato meglio finirla schiantando.
Che senso ha, finire come larve? Sarà pur vero che mia nonna ha vissuto anni sulle spalle di figli e suocere. È vero: hanno fatto tanto. Ma non ha mai fatto male a nessuno, mia nonna. Non mi ricordo d’averla mai vista arrabbiata; anzi, ricordo che da bambino per una nota presa a scuola andai a confidarmi da lei invece che da mamma e papà: da lei ero sicuro di trovare appoggio.
La prendevamo in giro per tutte le sue manie, i suoi tormentoni sul maltempo, gli abitudinari auguri di buon appetito, buon riposo, buona notte… Negli ultimi tempi ancora di più.
Però rideva. La si prendeva in giro e ci rideva su.
Solo che ormai non si muoveva. Pesava un quintale. Pareva non capire più niente, non riconoscere più nessuno.
E dicono che allungheranno la vita a centocinquant’anni… mi dite a che cazzo serve…??!!
Lo so: ormai non c’era soluzione perché era già consunto anche chi si prodigava ad aiutarla, però cazzo!! che da un istante all’altro ti portino via…
Succederà così, come a mia nonna.

Il giorno dopo, quando sono andati la prima volta a farle visita all’Ospizio, non l’han trovata.
Sono andati a cercarla, ma in stanza non c’era più.
Mia Nonna è più avanti di quel che si crede.
L’han beccata giù in salone a giocare a tombola!!
Spero tanto che si trovi bene.
Che trovi qualcuno con cui discorrere come in casa non si poteva più fare: non c’era più pazienza.
Magari, coi nuovi amici, nessuno capirà una parola di cosa dice l’altro, ma almeno sarà un sereno stagionare insieme.

Alla faccia nostra.

1 commento:

Unknown ha detto...

Va così, da regina della casa a regina della stanza. D'ospizio.

Bello essere regine però...