mercoledì 28 maggio 2008

M'è venuta in mente

Ieri, con l'allarme AFA, si è scatenato un putiferio qua in ufficio. Il caldo "insopportabile" ha devastato le menti di molti colleghi che girando a destra e sinistra si lamentavano..... (metre scrivo mi chiedo dov'è la differenza rispetto alla normalità) per il troppo caldo.
E son partite due riflessioni a riguardo:
  1. l'odio verso il prossimo
  2. l'insofferenza e la sopportazione

Andiamo per gradi. Mi hanno sempre insegnato che l'odio è un sentimento poco nobile. Odiare è una cosa orribile e nessuno si merita di essere odiato. PERCHE'? Perchè non posso sentirmi libero di odiare qualcuno in modo sereno e senza preconcetti? Ho deciso. Odierò che si arrabbia perchè ho la finestra aperta, ed entra il caldo. Ma io voglio sentire le stagioni nella pelle e non vivere in una serra con la temperatura sempre uguale e le piante sempre in fiore. Terrò la finestra aperta per sentire l'alito della terra anche quando sono nella scrivania.

Il secondo punto è più complesso e lo anticipo solamente. La gente non vuole più soffrire, neanche un pochettino. Mi sembra ormai evidente. Vuole essere bella e non soffrire. Non ti piace il naso? Rifattelo.... Non ti piace invecchiare? Tirati la pelle.... E' estate? condizionatore a palla per non sentire il caldo.... E' inverno? riscaldamento a palla per restare in manichette corte....

BASTAAAAAA

Ciò che è normale per tutti per me è folle. Ergo: sono io il folle.

Per fortuna posso parlare con me e non sentirmi solo.

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