
Ci siamo seduti su un prato in riva al Mekong e per del tempo poco definibile (secondo i numeri dell'orologio) i nostri occhi sono restati incollati nell'acqua che scorre. Non capisco cosa mi renda ferro di fronte alla calamita fiume..... o acqua che scorre.... forse e' proprio lo scorrere che affascina. La solita e mai banale metafora del tempo che passa.
Troppo superficiale.
La forte corrente sembra portare tra se' la vita di migliaia di persone che in riva ai fiumi ci vivono, lasciandoci cellule e tempo. E cosi' i sussurri di primo mattina, le lotte con i pesci, il vociare intimo e i sussulti di innamorati che proprio sulle rive si siedono per amarsi.
Tutto portato dall'acqua che ci regala attimi di vita di altre persone.
E la nostra, che siamo li' a pensare, diventra' un frammento di vita che andra' in pasto ad altre persone affamate di storie.
2 commenti:
E dopo averne assaggiato, restando incantati davanti allo scorrere di un fiume - scivolare d'acqua, o di immagini, o di vita - si vorrebbe continuare a berne, a dissetarsi, a immaginare.
Di storie non si è mai sazi.
Forza Jon, raccontane ancora.
da quest'isola placida e verde del mediterrano, ricca di vigneti malvasia, capperi e sole che riscalda il corpo e l'anima, finalmente riusciamo ad accedere ad un pc...
se chiudiamo gli occhi vi possiamo immaginare in riva al lungo mekong, che con il suo scorrere lento accarezza i pensieri di ognuno..
buon viaggio!
Marta e Tom
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