venerdì 20 maggio 2011

Cronache dal mio zerbino

Convocati dal sindaco.
Per ascoltare dei problemi che affliggono il quartiere e per risolverli, magari.
Così sentiamo dire che il problema principale nel futuro sarà quel lampioncino che spunta improvvido in giardino e che già sta offuscando la vista delle stelle a quelli dell'Osservatorio, su nell'Altopiano...

Grave è la situazione anche per chi ha il camino nero, segno evidente che ha nera anche la pelle, ma soprattutto la coscienza: colpevole di bruciare, oltre alla legna, rifiuti, cianfrusaglie o il culo della moglie dentro alla stufa... Scaldarsi è peccato.

Ma il peggio è la questione delle strade e dei parcheggi: bisogna asfaltare, creare posteggi, dissuadere i velocisti, agevolare la circolazione. Tutti d'accordo? Sì. Tutti d'accordo. Basta che non spostiate niente davanti alla "mia" strada, alla mia casa, al mio vialetto, al mio zerbino...

giovedì 19 maggio 2011

A Lunga Conservazione

L'argomento è macabro, ma anche curioso.
Pare che il problema sia soprattutto dei cimiteri, o dei parenti rimasti, perché quando si prova a riesumare una salma da tempo deposta (per trasferire quel che resta dentro a un loculo) capita sempre più di frequente che le umane spoglie siano ancora là, tutte intere o quasi. 
Così bisogna tornare a seppellire questi ingombranti fardelli, aspettando che siano disposti a decomporsi.


Il guaio nasce dalla nostra alimentazione moderna, così carica di conservanti che assumiamo giorno dopo giorno e che un po' alla volta rendono il nostro organismo immarcescibile.
A mezza via tra il miracolo e un film horror...
Altro che Giorno del Giudizio: merendine ed insaccati ci garantiscono già mezza immortalità...

martedì 10 maggio 2011

Per campi

E così da oggi si fa qualche chilometro in più, ma almeno si abbandona la pista ciclabile per le stradine di campagna.
Che bella la mattina.... sole in faccia, vento alle spalle e finalmente tubi di scarico a distanza di sicurezza.

Sembra tutto idilliaco ma bastano un paio di pedalate per trovarmi lacrimante, con gli occhi rossi e il naso otturato all'inverosimile.
Maledette graminacee.
Per noi ciclisti non c'è pace.
Campagna stukass...

giovedì 5 maggio 2011

Ciclabile Stukass...

Respiro piombo.
Spingendo sui pedali, direzione rincaso, sbuffo e sudo per l’infida pendenza.
Ma non sarebbe un tale supplizio, se non ci fossero auto e camion a sventolarmi accanto.
Pista ciclabile… non dovrebbe mica esser solo una striscia vietata ai motori!
Dovrebbe essere un percorso dove non rischio ogni dieci metri d’essere arrotato dagli inquilini che escono dalle villette o dagli indigeni della viuzza laterale, dove non devo alzarmi in impennata per superare il gradino d’accesso e dove, soprattutto, non mi debbo aspirare pedalando solo bitume e fiumi di biossido.
Dovrebbe essere un nastro sopra il quale si pedala volentieri, scivolando spensierati tra aria buona e in libertà.

Non è un paese per cicli…

lunedì 2 maggio 2011

Diverse Sere

Un uomo solo sopra il palco.
Si spoglia di strumenti e soggezioni e si regala, al pubblico, in musica e parole.

Una voce in sala vibra, si alza, vola e lo raggiunge.

Un'altra sera, altre voci, altri frammenti.

Lo sfregamento di un'arco, un rovistare di parole dentro all'anima, pennellate di storie in bilico, melodie prestate all'arte del narrare.

Sere che accompagnano, nell'abbassarsi della luce, per percorsi a volte strani, a volte oscuri, a volte inconsci, spesso misteriosi, confidando che la pista attraversando il buio della notte conduca verso la luce di un mattino.

giovedì 21 aprile 2011

Ci credevo...




Ci credevo, che il Mondo stesse camminando verso il sole, per un futuro luminoso.
Ci credevo nell'impegno, nella possibilità di cambiare in meglio.
Ci credevo, nella linea tortuosa che congiunge ai valori.
Ci credevo in un avvenire nuovo, per me e per tutti.
Ma i lutti, reali, del corpo o dello spirito, fanno male uguale.
Volevo crederci che valesse la coerenza, la costanza, la giustizia.
Ci speravo che il bene battesse il male, che la pazienza avesse la meglio sugli errori.
Ma la prepotenza, l'opportunismo o semplicemente il caso - il caos - restan più forti.
Quelli che valgono davvero, vengono fatti fuori.
Quel che si semina, inaridisce e muore. 

... credevo... non credo più.





Solo mi trascina ancora questa Ostinata Primavera.

 

giovedì 14 aprile 2011

Biografie

Roz Savage, un giorno si è svegliata e
ha cominciato a scrivere la propria biografia.


Poi, finito, si è messa a scrivere la biografia di chi avrebbe voluto essere.
Quando ha visto che tra le due biografie la discrepanza era grande, ha chiuso tutto ed è partita.
Per attraversare il Pacifico in barca a remi.
E tu? Quale biografia scriveresti?

martedì 12 aprile 2011

Tra il fuoco e l'acqua

Si parte che si è contro.
Contro il potere, contro le ingiustizie, contro le regole, contro quelli che son contro.
Ci si infiamma per un niente.
Ferri, catene e bombe molotov! 
 












Pronti a battersi. Per un'idea o per un ideale.
E' una questione di principio: abbattere il Sistema...
Poi qualcosa cambia. 


Ti accorgi che le idee vanno e vengono, e volentieri cambiano.
Ti accorgi che gli ideali valgono meno di un giorno di sereno.
Magari non ti accorgi, teso come sei a combattere la tua battaglia... e poi ti giri da una parte e quelli che stavano lì, di fianco a te, hanno fatto un passo indietro e ti ritrovi spiazzato, in prima linea.

Allora prendi a valutare il compromesso.
Tratteggi dei raccordi ragionevoli tra curve da infilare ed i tuoi spigoli.
Devi tirare un ponte tra l'essenza-centro che ti muove e le periferie da vivere.

Sei cambiato tu: ora sei lì, che fai progetti.
Stanze, infissi, soffitto e pavimento.
Quote, prospettive, correzioni.
Questo è quel che immagino, quello è il materiale, questi i passaggi necessari a costruire.
Progetti il tuo lavoro, progetti la tua casa, la tua famiglia e la tua vita.

Nasci da incendiario, ma vivi da architetto.

venerdì 8 aprile 2011

venerdì 1 aprile 2011

Non sono più il giaguaro di una volta...

Un punto grigio lassù in alto.
Sembra una mongolfiera...
      ... ma non sarà che il cielo si sta bucando?

giovedì 17 febbraio 2011

Il Canto dell'Anguana


Esce dai fossi il canto dell'Anguana.
Palustre sirena ammaliatrice, misteriosa e conturbante creatura che al viandante fa smarrire strada e senno.
Esce dallo stereo la voce di Patrizia Laquidara e l'aria si carica spandendo intorno una vibrazione incantatrice.
Fusione di mondi diversissimi, disequilibri di emozioni, brividi e batticuore.
Fremito.

venerdì 4 febbraio 2011

Monumentale


Ogni volta che lo vedo, “l’Inceneritore”, mi si ritorce dentro qualcosa.
L’inceneritore è una chiesa: un colossale cubo di cemento con un camino in cima e con sopra una croce al neon. Da fuori quel che si vede è questo.
Dentro invece è un florilegio di mosaici, sbalzi in bronzo, ardite soluzioni architettoniche e decorazione ispirate e ispiratrici di fervore divino.
Sebbene non ci viva più da qualche anno e non la frequenti più dal giorno della Cresima, mi interessano ugualmente le sorti di quella che io chiamo “la mia parrocchia” a cui sono affezionato se non altro per gli anni di onorato servizio come chierichetto.  Ed è stato con tristezza che ho visto arrivare il nuovo parroco che è riuscito a riempire la parrocchia di cemento, svuotandola dei  fedeli.
Sì, perché, tra i progetti proposti per la chiesa nuova ha voluto e preteso (invece che spendere in opere di carità di cui tanto si riempie la bocca da in cima al pulpito) una costruzione - parole sue - “Monumentale” per celebrare la grandezza di Dio, o forse la sua.
Solo che, per tirare su quel mostro, s’è dovuto indebitare vendendo ogni pezzetto di terreno circostante ed ora la sua chiesa, vuota cattedrale nel deserto, è circondata da ogni lato da palazzi e spunta appena con quel suo  camino che grida vendetta. È ancora un monumento, certo: alla stupidità dell’ambizione umana.

mercoledì 2 febbraio 2011

Opt-Out

Per chi non lo sapesse, da ieri 1 febbraio 2011 in Italia è in vigore la norma (che capovolge quella vigente fino a ierl'altro) per cui chi non volesse ricevere chiamate di telemarketing, deve per forza iscriversi ad un "Registro delle Opposizioni". Sennò è ovvio che ha piacere d'essere bombardato di telefonate. Ancora una volta qualcuno pretende di decidere per noi quel che ci va, quel che non ci va, quello che siamo. Come sempre hanno trovato un nome carino per chiamarlo: Opt-Out, come un allegro salterello, come un giochino per bambini.
A casa mia, una cosa del genere, cioè "un insieme di comportamenti molesti e continui, ... ulteriormente reiterati da intrusioni nella vita privata alla ricerca di un contatto personale per mezzo di pedinamenti, telefonate oscene od indesiderate" lo chiamano Stalking...!

lunedì 24 gennaio 2011

Alcatraz



Alla radio è ricomparsa la voce di Jack Folla, Alcatraz! Sono passati anni, dalla prima volta. Mi ricordo quando di notte riuscivo a intercettarla, a letto, nel buio, e le parole di quel deejay nel braccio della morte mi parevano acqua santa: una benedizione. Affrontava temi e problemi, critiche e situazioni, senza nessuna paura, come solo può fare chi sa di aver comunque i giorni contati. Adesso lo riascolto, e il suo tono è cambiato… suona come quello di un predicatore saccente. Saranno cambiati i tempi, o più facilmente sarò cambiato io, ma non riesco a reggere, ascoltandolo, che per pochi minuti e, più lo sento, più rischio di passare all'altra parte, cedere all'insofferenza e infine dare ragione al boia.

venerdì 21 gennaio 2011

Cos'è diverso

Pelli brunite, capelli albini, stoffe dai toni accesi splendenti al sole,
cantilene in una lingua sconosciuta,
odori che pizzicano, sapori inconsueti e variegati,
picchi aguzzi, docili gobbe,
cieli incredibili, deserti sterminati, luminescenti metropoli,
usanze, riti, distanze...
... tutto mi indica l’amaro e il dolce
d’un infinità di declinazioni.

mercoledì 19 gennaio 2011

Cos'è uguale


Due occhi che si specchiano nello sguardo di altri occhi, diversi e sconosciuti.
Non si versano parole. Spariti il luogo e il tempo, un battito congiunge inevitabilmente il centro di due anime.

venerdì 14 gennaio 2011

Ogni viaggio lascia un segno


Ci si muove
si cerca un posto nuovo
per vedere cosa c'è laggiù
cos'è uguale / cos'è diverso
e riportare tutto a casa.